Corpi macchina
Economia fotografica: sotto terra con la Sony DSC WX1
Testo e foto di Donato Chirulli
Bene, se Max Angeloni vi ha portato sott'acqua con le splendide immagini del suo reportage... io ora vi porto sotto terra. E lo faccio, seguendo la felice intuizione dello stesso Max, con un'altra fotocamera tanto economica quanto efficace. La Sony Cybershot DSC WX1 è stata presentata nel 2009 e, si può dire che all'epoca, le sue caratteristiche erano decisamente "rivoluzionare". Ad esempio, è stata probabilmente la prima fotocamera ad usare il sistema degli scatti multipli in sequenza, che vengono poi elaborati e fusi in un'unica immagine, al fine di rendere migliori possibili le performances agli alti valori Iso. Piccola (meno di un pacchetto di sigarette), praticamente invisibile, ma performante. Il sensore è da 10,2 Mpixel, l'ottica Sony G da 24/120 mm e dispone di tutte le più utili funzioni di ripresa: dall'automatismo totale, alla selezione scene, alle panoramiche, per finire con la registrazione video.
Economia fotografica: in acqua con la Canon G10
Testo e foto di Max Angeloni
Chirurgo Zebrato
Come sosteniamo da sempre, la fotografia è principalmente divertimento.
E la logica del divertimento è del tutto scevra dall'attrezzatura utilizzata.
Con questa filosofia inauguriamo una serie di articoli basati proprio su come affrontare le più svariate situazioni fotografiche con attrezzature che, nell’era della fotografia digitale, sono rapidamente diventate “superate” e altrettanto rapidamente hanno perso valore sul mercato dell’usato.
È indiscutibile che, la sempre maggiore rapidità con la quale si susseguono le uscite di determinati segmenti di strumenti fotografici, fanno apparire obsolete anche macchine fotografiche con pochi anni di vita. Ma è altresì vero che, per determinate necessità, restano ancora attuali e in grado di dare non poche soddisfazioni (con poca spesa), a tutti i cultori della scrittura della luce. Inoltre, parallelamente all’evoluzione degli strumenti fotografici, anche i software hanno fatto un balzo in avanti nella capacità di sviluppo, donando nuova vita ai file “catturati” con i nostri mezzi “archeologici”.
E allora?
Quattro passi con: Sony NEX - 5RK
Testo e foto di Donato Chirulli
Iso 100 - Focale: 28 mm - f/3,5 1/250 sec.
Certo che è strana forte.... almeno a vederla. Ad un primo impatto non si riesce ad identificarla: cos'è una compatta? Ma quell'imponente (almeno rispetto al corpo) obiettivo in metallo satinato ci fa subito capire che siamo fuori strada. Infatti, questa recente evoluzione della Sony NEX 5, nasconde dietro l'aspetto apparentemente innocuo del corpo macchina un potente sensore APS-C da 16 Mpixel. Ciò significa, almeno nelle premesse, prestazioni da reflex in un corpo dalle dimensioni e dal peso molto contenuti. Come forse avrete già capito, io non sono un "Guru" della tecnica come il nostro Max Angeloni, per cui non starò qui a disquisire su questi complessi argomenti, rischiando di fare una pessima figura. Il mio compito, invece, è prendere in mano un promettente modello di fotocamera, correre in mezzo alla strada e "stressarla" per bene, per raccontarvi le impressioni ricavate una volta sul campo.
Fujifilm X-E1: Gemella diversa
Testo e Foto di Max Angeloni
Se fosse una recensione sulla qualità delle immagini prodotte dal Fujifilm X-E1 e una descrizione delle principale caratteristiche operative questo test sarebbe il più breve del mondo.
Volete sapere come sono le foto scattate dalla nuova CSC di Fuji?
Volete sapere come sono i Raw lavorati con i programmi Adobe?
Volete sapere come va l’autofocus? Volete sapere qual’è il tempo di scrittura?
Tutto uguale alla X-Pro1.
Punto… fine… arrivederci.
Impressioni d'uso: Fujifilm EXR770
Foto e testo di Max Angeloni
Introduzione
E inutile... non ci riesco. È più forte di me.
Quando scatto con uno strumento fotografico me lo ritrovo sempre pieno di polvere, briciole e tabacco. Io non so come fanno gli altri ma se utilizzo qualcosa per fotografare a me si sporca.
Forse perché è solo uno strumento, e lo utilizzo in qualsiasi luogo e in qualsiasi condizione climatica e fotografica.
Certo, alle lenti una "pulitina" la do sempre, così come tolgo l'unto lasciato dopo aver mangiato un panino tra uno scatto e un altro.
Ma non c'è niente da fare. Le mie macchine quando le fotografo per gli articoli sono sempre sporche.
E se questo mi succede con strumenti fotografici grossi e ingombranti figuriamoci cosa succede con le "compattine" che infilo in tasca, nello zaino, nella tracolla o nel cassettino dello scooter.
Quattro passi con: Fujifilm X-S1
Testo e foto di Donato Chirulli
Iso 400 - Focale: 24 mm - f2,8 1/15 sec
Mezza giornata di tempo e una fotocamera completamente sconosciuta a disposizione. Solo un primo approccio, per una valutazione assolutamente iniziale delle vastissime (almeno sulla carta) possibilità operative della Bridge Serie X di casa Fuji. 12 mpixel con stesso sensore della X10, ed un superzoom che va dai 24 ai 624mm in formato 35mm equivalente. La XS1 non è certo un'ulltimissima novità...ma, come dice Max Angeloni, noi non parliamo solo di quelle. E' una fotocamera un po atipica, considerando l'attuale tendenza della casa nipponica verso i sistemi CSC quali la X1-pro e la XE 1, o "compatte" evolute come X100 ed X10. Proprio per questo, rischia di passare inosservata, o considerata come un prodotto più "consumer" dagli appassionati più esigenti. Però, porta pur sempre il marchio X, e quindi abbiamo pensato che valesse la pena di...dargli un occhiata.
Fujifilm X-Pro1
Testo e foto di Max Angeloni
Premessa
Ormai ci siamo lasciati alle spalle il Photokina anche se il tam tam mediatico, pilotato ad arte, aveva già svelato tutto le novità con largo anticipo.
Paradossalmente l'anticipare così tanto l'annuncio dei prodotti fotografici fa sembrare gli stessi già vecchi e superati al momento della presentazione ufficiale e roba da archeologia industriale impolverata al momento dell'immissione sul mercato.
Così il Photokina non è stata l'illustrazione degli sforzi prodotti dalle varie case produttrici ma l'inizio del nuovo chiacchiericcio sulle future alchimie tecnologiche che verranno durante il prossimo futuro.
E allora?
Nikon D800: prime impressioni
Testo e foto di Max Angeloni
aggiornamento 24 aprile 2012
Premettiamo...
Ero scettico…molto scettico…e anche un po' arrabbiato per la scelta di Nikon di cambiare rotta in tale maniera.
Ormai mi ero abituato a lavorare con Reflex molto quadrate… pochi MP ma una qualità estremamente elevata che mi consentiva di affrontare la quasi totalità delle situazioni fotografiche possibili.
L'annuncio dei 36MP per me è stato quasi un tradimento… anche perché questo… almeno in teoria… rappresentava l'antitesi delle mie (poche) sicurezze fotografiche.
Molti megapixel vogliono dire molte magagne in più e molti compromessi con cui fare i conti... almeno così credevo.
Bene… è bastato poco per dovermi rimangiare la quasi totalità delle mie prime congetture espresse a caldo.
Certo… rimane il fatto che bisogna iniziare da capo a reinterpretare alcuni aspetti della nostra fotografia, ma viste le premesse, è uno sforzo che sicuramente vale la pena intraprendere.