Nikon 1 System - Test sul Campo

Categoria: Prove corpi macchina Pubblicato: Domenica, 28 Luglio 2013 Scritto da Donato Chirulli

Testo e Foto di Donato Chirulli

E’ sempre maggiore, attualmente, l’interesse degli appassionati verso i sistemi CSC. Fotocamere in genere leggere, non molto ingombranti, silenziose, ma nel contempo prestazionali e versatili. Quasi tutte le maggiori case produttrici hanno risposto a questa richiesta del mercato, immettendo in commercio sistemi dall’impostazione molto diversa gli uni dagli altri: chi ha optato per il gusto vintage, chi si è mantenuto su linee piuttosto tradizionali, chi invece, ha puntato sull’aspetto avveniristico e fuori da ogni schema. Ad un occhio poco esperto, alcune non sembrano nemmeno fotocamere “serie”, ma stravaganti compatte dai colori variabili e dalle forme più strane. Ciò che invece accomuna queste fotocamere, è il contenuto tecnologico molto avanzato e la diversificazione dei modelli, per offrire diversi livelli di prestazioni per altrettanto differenti livelli di prezzo. Ogni casa produttrice ha seguito una sua filosofia e si va dai sensori Micro 4/3 ai Full Frame, passando per quelli da 1” e agli Apsc. Naturalmente, anche un colosso come Nikon ha voluto dire la sua in questo campo, dando vita al sistema Nikon 1. Un progetto innovativo questo, che in meno di un paio d’anni ha portato alla messa sul mercato delle versioni 1s1 e 1v2, passando per tre generazioni di modelli. Un modello “entry” la prima e il top di gamma, la seconda.

Riflessifotografici ha avuto la possibilità di testarle entrambe, accompagnate da tre diversi zoom e quindi, come al solito, non si è lasciata sfuggire l’occasione di provarle a fondo, nelle più diverse situazioni d’uso. Certo, andare in giro con fotocamere ed obiettivi completamente bianchi e dalle forme non propriamente ortodosse… ci ha fatto perdere una buona dose di autostima professionale, dato che spesso venivamo guardati come principianti alle prime armi, muniti di strani giocattoli fotografici, anche quando stavamo facendo qualcosa di molto serio…. Ma, tant’è, questo è lo scotto che si deve a volte pagare alla nostra passione….. Il buon Max Angeloni, per l’occasione, ha appositamente coniato l’appellativo di Papa-cameras, dato che anche la vettura del Pontefice è tutta bianca e dalla forme…inconsuete. Naturalmente stiamo scherzando….. forse.

The interest towards the CSC cameras is always growing between photo enthusiasts. Lightweight cameras, small, stealthy but at the same time capable of great results and versatility. Almost each camera manufacturer has entered the market, sometimes with great differencies between the various systems: for some the vintage look is the key, maintaining traditional designs and well known interfaces while others, on the other hand, decided to break the rules and move to a more futuristic approach. At a first glance, some CSCs may appear fancy coloured compacts rather than real cameras. What all of these systems share is the advanced technology and the different product lines for different targets. Each manufacturer has its onw philosophy, from Micro 4/3 sensors to full frame ones, from 1” to APSC. Could Nikon stand at the window watching the others? No, of course, and the Nikon1 system demonstrates this. A very innovative design that in less than 2 years brought to life the 1 S1 and the 1 V2, through three different camera's generations. An entry level the first one, a high end camera the second.

Riflessifotografici had the chance to test both, with three different zooms, and of course we didn’t pass on it. To be honest, to go around with all-white cameras and lenses, with an unusual shape, caused us a loss professional self-esteem...many considered us just as beginners with strange toys, even if we were doing a serious shooting. But, you know, this is part of our passion. Max Angeloni, fool as usual, due to the shape and the white colour, called them the “Pope-Cameras”. Needless to say, we’re joking...maybe..

(English version Here)

 

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Fujifilm X-M1

Categoria: Prove corpi macchina Pubblicato: Lunedì, 15 Luglio 2013 Scritto da Max Angeloni

Testo e Foto di Max Angeloni

Introduzione

È molto complesso scrivere un articolo o una recensione su uno strumento fotografico, anche dopo averlo provato intensamente per tanto tempo.
È ancora più arduo sintetizzare a parole le prime impressioni ricevute da una macchina fotografica o un obiettivo dopo poche settimane di utilizzo.
Pertanto, quando Fujifilm Italia mi ha incaricato di testare in anteprima la nuovissima X-M1, alfine di riportare le mie impressioni in occasione della conferenza stampa indetta per il lancio ufficiale del nuovo prodotto di Fujifilm, pensavo fosse impossibile visto il breve periodo che avevo a disposizione.

It's really hard to write an article or a review of a photographic tool even after trying it for a long time.
It's even harder trying to summarize in words the first impression on a camera or a lens after just few weeks with it. 
So when Fuji gave me the hard task to test their brand new X-M1 with the intention to bring some fresh opinion to the press conference organized for the release of the camera, i thought it was almost impossible with the short time I had to test it.
(English version Here)

In realtà tutti i miei dubbi sono svaniti come ho preso in mano la nuova “piccoletta”. La X-M1 è in tutto e per tutto una Fujifilm X-Mouth.
Così come ho scritto per la recensione della X-E1, quando due macchine fotografiche condividono il sensore d’immagine, e, in generale, tutta la parte elettronica, le differenze si concentrano sostanzialmente nei dettagli e non sulla qualità d’immagine.
Ed ecco che prendere coscienza della X-M1 è stata cosa semplice.

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Sony CyberShot DSC-RX100: Appunti di viaggio

Categoria: Prove corpi macchina Pubblicato: Mercoledì, 26 Giugno 2013 Scritto da Max Angeloni

Testo e Foto di Max Angeloni

In principio doveva essere una prova sul campo, lunga e approfondita.
Ma l’annuncio dell’imminente uscita della RX100 MII avrebbe reso il tutto già obsoleto ancor prima che i nostri lettori avessero terminato di leggere la prima parte dell’articolo.
Avevamo pensato di dirottare la recensione nel segmento “Economia Fotografica”. Segmento che utilizziamo per parlare di macchine fotografiche ormai fuori produzione ma che mantengono inalterato la possibilità di regalare infinite soddisfazioni fotografiche.
Ma diamine… una macchina fotografica del genere, a nemmeno da un anno dal suo lancio, non può definirsi uno strumento appartenente al passato.
E allora?

In the beginning it should have been a long, deep field-te.
But the announcement of the imminent release of the RX100 MII would have made this post “old” even before our readers could had read its first part.
We thought we could move this post to the section “Economia Fotografica”, a section dedicated to the “oldies but goodies”. But…hell! this camera, less than a year after its release, cannot be considered an oldie.      So what?! (English version Here)

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Fujifilm X20 - Test Completo

Categoria: Prove corpi macchina Pubblicato: Martedì, 07 Maggio 2013 Scritto da Donato Chirulli

Testo e foto di Donato Chirulli

 

Anche questa volta, com'è ormai tradizione di Riflessifotografici, ce la siamo presa comoda... molto comoda, forse un po troppo, ma chi ci segue è ormai abituato ai nostri “ritardi”, consapevole che dopo tanta attesa, il test sarà sufficientemente completo per farsi un'opinione basata sui fatti e non su fugaci impressioni .

Again, as usual for Riflessifotografici, we took it easy...very easy. A bit too much perhaps, but our usual followers got used of our slowliness being aware that after all the waiting the final review will give a complete overview of the camera based on facts rather than on quick impressions. (English Version here - By L. Petralia)

 

La Fujifilm X20, al suo annuncio, ha subito suscitato un notevole interesse, sia presso i possessori della ormai “storica” X10, sia da parte di nuovi possibili utilizzatori, attratti dalla giustificata fama della suddetta. Un'attesa spasmodica, amplificata dalle innovazioni introdotte da Fuji per migliorare le prestazioni di un modello che, in un certo senso, ha segnato una pietra miliare nel campo delle fotocamere compatte. Ecco, appunto, ricordiamo con forza ai nostri lettori che stiamo parlando di una compatta, per quanto evoluta, in quanto molto spesso ci è capitato di rilevare esagerate pretese rivolte verso questo modello che, per le sue caratteristiche intrinseche non può, e nemmeno vuole, sostituirsi ad una fotocamera reflex. Almeno non dal punto di vista prestazionale e degli altissimi livelli qualitativi d'immagine che è possibile produrre con attrezzature che costano magari dieci volte tanto, o possiedono sensori Full Frame, rispetto ai quali il povero sensore X-Trans della X20 sembra un nano posto di fronte ad un gigante. Bisogna comprendere appieno la filosofia di questa macchina, per sceglierla, come per utilizzarla al meglio perché, ed è questo che conta, la X20 fa ottime fotografie.

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Sony Cyber Shot RX1

Categoria: Prove corpi macchina Pubblicato: Sabato, 27 Aprile 2013 Scritto da Max Angeloni

Testo e Foto di Max Angeloni

Introduzione / Introduction
Quant’è un centimetro? Un centimetro è una misura che può essere irrisoria o incolmabile.
La sintesi della Sony RX1 è tutta racchiusa in questo centimetro in meno. Per alcuni sarà irrisoria per altri una mancanza incolmabile.
Ma perché questo centimetro assume così tanta importanza tanto da entrare nel titolo e nell’apertura della recensione della RX1.

How big is a centimeter?  It is a measure that may be negligible or just too big.
The new Sony Rx1 is all about that missing centimeter. Some will consider it a negligible shortcoming, others will think that is an insuperable distance.
Why that centimeter becomes so important to earn a spot in the opening title? (English version Here).

 

Partiamo dall’inizio.
La Sony entra nel mercato delle compatte con ottica fissa con una macchina fotografica con sensore “FullFrame” accoppiato a un obiettivo di grande pregio, oltre che di grande fascino: lo Zeiss Sonnar T 35mm f/2.
Un vero terremoto in un segmento standardizzato su sensori Apsc e relative ottiche “decurtate” per ottenere l’angolo di campo desiderato. Segmento che amo tantissimo e a cui Riflessifotografici.com ha dedicato numerose recensioni, anche comparative.
Le prime voci che si sono alzate al momento dell’annuncio sono state:
“Wow… fantastico… sensore FullFrame e Zeiss 35mm”
“Wow… esagerati… 3.000 Euro per una compatta”
Dov’è la verità? La Sony RX1 è realmente la nuova regina del segmento o il prezzo è troppo elevato in base alle possibilità offerte da questo strumento fotografico? Cerchiamo di scoprirlo.

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Fujinon XF 55-200 f/3.5-4.8 LM OIS: Primi scatti... first shots

Categoria: Prove corpi macchina Pubblicato: Domenica, 21 Aprile 2013 Scritto da Max Angeloni

Testo e Foto di Max Angeloni - Text and photos by Max Angeloni (Translation by Luca Petralia)

In occasione della tappa di Bari del Fujifilm eXperience tour abbiamo iniziato a prendere confidenza con il nuovo zoom della Fujinon.
Per ora abbiamo fatto solo pochi scatti approfittando del set e delle modelle presenti per l'occasione.
Troppo poco per capire qualcosa di questo obiettivo. Ma ci stiamo lavorando sopra per poter riportare le nostre prime impressione su queste pagine.

Oltre a scattare qualche foto abbiamo anche stampato le immagini realizzate per avere un primo elemento dei tanti che andranno a comporre il giudizio finale.

Un ringraziamento doveroso a Fujifilm Italia, Fproject Fiorito, Teresa Caputo, Mariangela Frascati.

 

During the Bari's stage of Fujifilm's eXperience tour we had the chance to start using the new zoom produced by Fujinon.
As of now we had the opportunity to take only few shots, taking advantage of the models and the set.
Of course it is not enough to deeply understand this new lens. But we're working on it, in order to report our first impressions on these pages.

We also had the chance to print the shots taken with the new zoom, in order to have one of the many elements that will contribute to the final conclusions.

A special thank goes to Fujifilm Italia, Fproject Fiorito, Teresa Caputo, Mariangela Frascati.

 

Fujinon 55-200 - 55mm - f/11 Iso 200 - 1/125 - Jpg BN OOC - nessun intervento in Post Produzione
Fujinon 55-200 - 55mm - f/11 Iso 200 - 1/125 - Jpg BN OOC - No post-production

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Quattro passi (di Street Photography) con Leica D-Lux 6

Categoria: Prove corpi macchina Pubblicato: Domenica, 07 Aprile 2013 Scritto da Donato Chirulli

Testo e Foto di Donato Chirulli

In questo periodo, abbiamo a disposizione una Leica D-Lux 6 per realizzare un importante reportage. Ne abbiamo naturalmente approfittato per un approfondito test da pubblicare in queste pagine. Ma, siamo solo all'inizio e, come da tradizione di riflessifotografici, ce la prendiamo con molta calma. Tanto per cominciare, dato che avevamo pur sempre tra le mani una fotocamera che porta su di se il magico bollino rosso della casa di Solms, abbiamo pensato di proporvi un primo "assaggio" di Street Photography realizzato per le vie di Roma.

Vorremmo approfittare dell'occasione per chiarire meglio il concetto di "Street Photography", dato che ci capita purtroppo di vedere quotidianamente (specie sui social networks) quanto questo concetto sia male interpretato. Non basta fotografare.... in mezzo alla strada, non basta.... buttare lì qualche persona o silhoutte insignificante, disposta in modo altrettanto insignificante sul fotogramma, non basta fare del b/n....cattivo o della post-produzione esasperata..... per dire di aver fatto Street e definirsi pomposamente "Street Photographers" o..... "Strephers". No, ci vuole molto, molto di più: bisogna avere un reale interesse per gli esseri umani, la capacità di entrare in sintonia con la loro vita quotidiana per le strade del mondo in cui vivono, bisogna esser capaci di vedere i loro gesti, le loro espressioni, ed attraverso questi interpretare i loro stati d'animo. Gioia, tristezza, stupore, noia, curiosità, solitudine, paura...

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Fujifilm X100s: Prime Impressioni

Categoria: Prove corpi macchina Pubblicato: Domenica, 10 Marzo 2013 Scritto da administrator

Eccoci qui… questa volta ancora prima della commercializzazione di un prodotto. Ma lo sapete. A noi non piacciono le cose fatte in fretta.
Quindi sono solo prime impressioni. Prime impressioni che non ci hanno impedito di riscontrare le prime certezze rispetto ai modelli precedenti. X20 e X100s non possono essere liquidate con poche foto e qualche riga come fanno in molti.
Sono prodotti che, contrariamente ad un’estetica quasi immutata, riscrivono profondamente l’interpretazione di Fujifilm di questi due modelli e dei rispettivi segmenti di mercato.
Ma in molti aspettano di conoscere maggiormente questi strumenti fotografici e di conseguenza, non potevamo più aspettare.
Aspettare che significava anche prestare il fianco ai primi flame sul web che come sempre accompagnano l’uscita di un nuovo modello.
Flame e leggende metropolitane che trovano alimento per colpa delle raffazzonate “recensioni definitive” basate su qualche decina di scatti su strumenti di Pre-Serie. L’ultima leggenda metropolitana racconta che le nuove Fujifilm hanno subito un ritardo nella distribuzione per colpa di chi sa quale fantomatico problema. La realtà è ben differente.
La realtà è che questa volta Fujifilm vuole fornire un prodotto maturo ai propri clienti. E si prende tutto il tempo che aveva programmato.
Purtroppo sono alcuni venditori della rete che, per accaparrarsi qualche pre-ordine in più, anticipano la data ufficiale. Le X20 e le X100s erano programmate in uscita per metà- fine marzo… e per metà-fine marzo saranno messe in vendita.
Se qualche modello è sfuggito a questa logica un firmware basterà ad aggiornare in tutte le funzionalità i nuovi modelli. Firmware con il quale sono equipaggiate le due macchine con le quali abbiamo iniziato a scattare e a scrivere le prime impressioni.

 

Testo e Foto di Max Angeloni

X100s Uguali sono maledettamente uguali… mi confondo mi sbaglio e scatto per sbaglio con l’una invece che con l’altra.
Ma mentre scatto mi accorgo subito dell’errore.  Non mi era mai capitato di distinguere in maniera così immediata un modello di macchina fotografica quando ho già l’occhio incollato al mirino.
E già… X100 e X100s sono apparentemente due gocce d’acqua e solo minime differenze estetiche e di posizione dei tasti possono svelarne la diversità.

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