Zeiss Touit 12mm e 32mm
Testo e Foto di Max Angeloni
Senza specchio... senza compromessi
L'entrata di Zeiss sancisce la definitiva consacrazione dei sistemi CSC. Non più macchine di ripiego ma veri e propri strumenti fotografici in grado di soddisfare le esigenze anche dei fotografi più esperti.
Nei primi anni di vita, i sistemi CSC, hanno stentato ha trovare una loro precisa collocazione nel vasto mondo dell'offerta fotografica. In molti avevano previsto, frettolosamente, un immediato declino delle reflex a favore delle macchine fotografiche prive di specchio. La realtà si è rilevata bene differente e a soffrire perdite cospicue di fette di mercato sono state le compatte di fascia alta. Questo è imputabile a diversi fattori. Primo tra tutti, l'immaturità di questi giovani sistemi soprattutto sotto il profilo delle prestazioni operative. Inoltre, l'inadeguatezza del parco ottico rispetto a quanto offerto dai sistemi tradizionali, ha rilegato per lungo tempo le CSC al ruolo di prodotti indirizzati più ai fotografi senza eccessive pretese che ai fotoamatori evoluti.
Mirror-less...Compromise-less
Zeiss's presence into the CSC camera market seems the final consecration of such cameras. They are no longer a "second choice" camera systems but effective photographic tools capable of satisfying the needs of the most experienced photographers.
During their first years of life the CSC cameras have had to find a spot of their own in the wild photographic market. Many thought that such cameras would have lead to a quick fall of the DSLR cameras systems in favour of the new mirrorless camera systems. Reality is different and the high end compact cameras are the ones that suffered the most because of the CSC cameras. There are various reasons for this. First of all, the fact that these young systems were rough, were not as mature as the DSLR ones, especially for what concerns the overall performances. Also, the limited number of lenses available, compared to the incredible amount available for the most used systems forced the CSC cameras to be a consumer oriented product rather than a professional one.
(English Version Here)
Zeiss Touit 32mm f/1.8 T*, 1/320, f/4, Iso 200
È altresì innegabile che in molti hanno costruito un corredo CSC parallelamente a quello della Reflex. Ma lo stimolo è stato dettato principalmente da fattori legati alla compattezza e alla comodità di trasporto piuttosto che dalla ricerca di un sistema realmente alternativo in termini di qualità e prestazioni.
Ma di acqua sotto i ponti ne è passata tanta e tutte le principali case produttrici si sono ormai presenti in questo segmento di mercato. Ancora l'offerta è molto variegata e si fatica ancora ad identificare con precisione la natura e la destinazione d'uso di tali prodotti, ma l'evoluzione ha compiuto ugualmente il suo cammino. Cammino che ha portato le CSC ad essere una reale alternativa all'acquisto di una reflex.
Uno dei segnali che ha sancito questa "promozione" è proprio l'ingresso di Zeiss in questo segmento di mercato. Zeiss è da sempre sinonimo di prodotti di qualità destinati ad una tipologia di fotografi molto esigenti. Ed è evidente che Zeiss, con questi obiettivi si rivolge al segmento superiore del mercato CSC.
Gli Zeiss 32 f2/2.8 e 32 f/1.8, sotto la sigla Touit, celano gli schemi ottici dei celeberrimi Distagon e Planar. Schemi ottici che hanno fatto la storia della fotografia e sono stati rivisti e corretti proprio in funzione dell'utilizzo con moderni sensori di formato APS-C.
Che nulla sia stato lasciato al caso e si nota già dalla confezione delle due ottiche. Al posto della tradizionale scatola, i Touit sono protetti da un elegante astuccio bianco e alloggiati in uno stampo di spugna blu. La costruzione appare impeccabile ed è priva di giochi dovuti a tolleranze troppo ampie. Gli obiettivi sono equipaggiati con un sistema di messa a fuoco interno che non varia la lunghezza dell'ottica ed entrambi si giovano del trattamento antiriflesso T* e di un diaframma a 9 lamelle.
Certamente non mancano gli elementi per ingolosire anche i palati più raffinati, almeno nelle premesse.
Zeiss Touit 12 mm f/2.8 T*, 1/250, f/4.5, Iso 200
I Touit sono disponibili in due versioni: Sony-E e Fujifilm X. Oltre che alla baionetta, le due versioni si differenziano anche per la ghiera dei diaframmi presente solo per gli obiettivi dedicati a Fujifilm.
Per la prova sul campo ho deciso di utilizzare una X-Pro1 e una X-E1 per due motivi ben precisi. Il primo è dovuto al particolare disegno del sensore X-Trans più idoneo a far risaltare eventuali pecche dei due Zeiss. Il secondo è che, nel catalogo Fujinon, già sono presenti offerte di ottiche in qualche maniera sovrapponibili ai due Touit. Questo mi ha permesso di eseguire un piccolo raffronto tra i prodotti.
Descrizione
Lo Zeiss Touit 32mm f/1.8 T* è un obiettivo basato sullo schema ottico Planar. Molto compatto si è rivelato estremamente robusto nonostante il peso contenuto.
Impeccabile sotto il profilo della costruzione, presenta alcune raffinatezze come l'adozione di un sistema di messa a fuoco che lascia invariata la lunghezza dell'obiettivo.
L'aggiunta di elementi ottici rispetto al disegno tradizionale Planar consente una migliore correzione delle aberrazioni cromatiche. Le ghiera sono rivestite in gomma per consentire un maggior controllo su di esse. Quella della messa a fuoco manuale è pastosa e progressiva, mentre quella dei diaframmi (attacco Fujifilm X) è eccessivamente morbida e non sono rare (al pari delle ottiche Fujinon) le situazioni in cui accidentalmente ci si trova a scattare con un diaframma differente da quello selezionato.
Il paraluce è estremamente efficace ma molto grande. A causa delle abbondanti dimensioni, con il mirino ottico della X-Pro, la cornice impostata, compreso il relativo rapporto di ingrandimento, è molto più piccola rispetto a quella che si seleziona automaticamente montando il Fujinon XF 35mm.
Zeiss Touit 32mm f/1.8 T*, 1/50, f/1.8, Iso 200
Lo Zeiss Touit 12 mm f/2.8 T* è grandangolare estremo basato sul disegno ottico Distagon. Nonostante la compattezza, l'obiettivo risulta piuttosto "vistoso" nella parte frontale, soprattutto con il paraluce montato.
Come sempre la costruzione è impeccabile e grazie all'adozione del gruppo flottante delle 6 lenti poste dietro il diaframma, la lunghezza dell'obiettivo non cambia al variare della messa a fuoco.
Il raffinato schema ottico è integrato da due elementi asferici e tre lenti con vetri ottici a dispersione parziale anomala. Tutto questo si traduce in una qualità di immagine elevatissima e costante su tutto l'arco del fotogramma ed un contenimento molto efficace delle aberrazioni cromatiche.
Per le ghiere valgono le stesse cose scritte per il 32mm. Pastosa e progressiva quella della messa a fuoco. Fin troppo sensibile quella dei diaframmi.
Se utilizzato con il mirino ottico della X-Pro1, l'angolo di campo dallo Zeiss 12mm è, anche se di pochissimo, più ampio rispetto a quello massimo che l'ammiraglia di Fujifilm è in grado di inquadrare analogicamente.
Zeiss Touit 12 mm f/2.8 T*, 1/30, f/2.8 Iso 320
Confronto Zeiss Fujinon
Se per gli utenti delle Sony Nex, l'avvento degli Zeiss Touit rappresenta un perfetto completamento del parco ottiche con attacco E, i possessori del sistema Fujifilm X ad ottiche intercambiabili si troveranno, da oggi in poi, con l'amletico dubbio di quale proposta, a focali quasi omologhe, sia la migliore.
In realtà non si tratta di scegliere quale obiettivo sia il migliore ma, piuttosto, quale più si adatta alle proprie esigenze fotografiche tra quelli offerti da Zeiss e da Fujinon.
Zeiss Touit 32mm f/1.8 T* Vs Fujinon XF 35mm R f/1.4
Costruzione:
entrambi gli obiettivi sono costruiti in maniera impeccabile senza risparmiare su materiali e assemblaggio.
A favore di Fujinon la maggiore compattezza soprattutto con paraluce montato, che permette di utilizzare una cornice più ampia e con un maggior rapporto di ingrandimento con il mirino ottico della X-Pro1.
A favore di Zeiss l'estrema raffinatezza del sistema di messa a fuoco che rende l'esecuzione di questa fase fotografica assolutamente silenziosa e senza la fastidiosa percezione di elementi interni in movimento. Ad aumentare tale sensazione contribuisce anche l'assenza assoluta di gioco tra la il corpo e il paraluce.
Pari il comportamento delle ghiere e il feeling che il fotografo riesce a creare con esse.
Resa ottica.
Difficile fare paragoni. Sono due obiettivi completamente differenti ognuno con caratteristiche molto spiccate. Più che alternative si dovrebbe parlare di possibile coesistenza all'interno dello stesso corredo. Per fare un paragone un po' azzardato è come in casa Leica per il 35 Summilux f/1.4 e il 35 Summicron f/2.
Il Fujinon XF 35mm R f/1.4 è più luminoso ed è caratterizzato da una capacità di restituire più sfocato a tutti i diaframmi rispetto al Touit 32mm.
Molto corretto geometricamente è estremamente nitido principalmente al centro, già a tutta apertura. È un'ottica con un rapporto qualità prezzo incredibile. Ha un carattere molto accentuato e come tale bisogna accettare qualche compromesso.
Lo Zeiss Touit 32mm f/1.8 T* invece fa del suo punto di forza la grande regolarità di resa tra centro e bordi a tutti i diaframmi. Pur restituendo meno sfocato, il bokeh, (leggermente nervoso solo a f/1.8), è più armonioso in virtù anche del diaframma a 9 lamelle. Grazie alla capacità di staccare i piani in maniera molto accentuata le immagini godono di una tridimensionalità molto evidente. È un'ottica molto raffinata nella costruzione e nella resa. Nella regolarità trova la sua principale caratteristica.
Lo Zeiss Touit 12 mm f/2.8 T* Vs Fujinon XF 14mm R f/2.8
Nel caso dei due grand'angolari è impossibile fare un testa a testa. La ragione è semplice. Quei due millimetri di differenza incisi sul barilotto di traducono su sensore APS-C in una differenza di quasi 10 gradi di angolo della scena inquadrata. La differenza tra un "18mm" ed un "21mm" è ben evidente nel bagagli tecnico di tutti i fotografi più smaliziati. La cosa più importante è sottolineare come, entrambe le marche, siano riuscite ad interpretare queste due ottiche estreme meglio di quanto hanno fatto molte altre case con obiettivi con pari angolo di campo equivalente per sistemi Full Frame. Per quanto riguarda la costruzione valgono gli stessi appunti mossi per il Fujinon 35mm e lo Zeiss 32mm. L'unica differenza è la presenza della scala dei diaframmi sulla lente Fujinon e la relativa ghiera mobile posta sul barilotto per passare rapidamente dalla messa a fuoco automatica a quella manuale. Se La Fujifilm ha fatto un miracolo nella realizzazioni di questa ottica, Zeiss è riuscita nell'impresa di fare altrettanto bene ma aggiungendo ancora 10 gradi alla nostra inquadratura. In perfetta tradizione Distagon è quasi impossibile trovare un difetto a questo obiettivo. Obiettivo che si presenta estremamente corretto nelle geometrie e con una resa di altissimo livello sia al centro che hai bordi già a tutta apertura.
Zeiss Touit 12 mm f/2.8 T*, 1/30, f/4.5, Iso 3200
Zeiss Touit 12 mm f/2.8 T*, 1/110, f/3.6, Iso 200
Zeiss Touit 12 mm f/2.8 T*, 1/125, f/2.8, Iso 2500
Zeiss Touit 32mm f/1.8 T*, 1/1400, f/2.8, Iso 200
Zeiss Touit 32mm f/1.8 T*, 1/280, f/1.8, Iso 200
Zeiss Touit 32mm f/1.8 T*, 1/125, f/2.8, Iso 1600
Conclusioni
Che io abbia un debole per Zeiss non è mai stato un mistero. Considero le ottiche come l’elemento più importante di un corredo fotografico e Zeiss è sempre capace di interpretare in maniera personale e unica gli obiettivi indistintamente dal formato e dal sistema a cui sono destinati.
Certo è che il prezzo di commercializzazione è sempre più elevato rispetto alla concorrenza e non sempre a tutti appare evidente il motivo di tale politica commerciale.
In realtà i motivi ci sono.
La filosofia di Zeiss è quella di realizzare obiettivi estremamente equilibrati.
Non aspettatevi “un cinquantino” f/1.8 da duecento euro.
Zeiss progetta obiettivi con schemi ottici ben precisi e con una luminosità ottimale in base anche alla dimensione alfine di ridurre al minimo i compromessi.
A questo va aggiunta una costruzione impeccabile con tolleranze ridotte al minimo.
È evidente che non a tutti e non in tutte le condizioni fotografiche tali caratteristiche possono contribuire ad aggiungere un maggiore valore al nostro fotografare.
Dipende da molteplici fattori. Fattori il più delle volte soggettivi che non possono trovare risposte nell’analisi di una singola foto o di un crop.
L’aspetto importante e che con i Touit gli utenti Sony hanno (finalmente) visto colmare la cronica assenza di focali per il sistema Nex. Gli utenti Fujifilm, invece, hanno visto aumentare le possibilità di scelta in un catalogo già ricco di opzioni.
Zeiss Touit 32mm f/1.8 T*, 1/125, f/1.8, Iso 200
Zeiss Touit 32mm f/1.8 T*, 1/50, f/1.8, Iso 1600
Zeiss Touit 12 mm f/2.8 T*, 1/420, f/6.4, Iso 200
Zeiss Touit 12 mm f/2.8 T*, 1/450, f/7.1, Iso 200
Zeiss Touit 12 mm f/2.8 T*, 1/680, f/22, Iso 200
Zeiss Touit 32mm f/1.8 T*, 1/50, f/2, Iso 2500
Zeiss Touit 32mm f/1.8 T*, 1/50, f/2, Iso 2500