Fujinon XF23mm F1.4 R

Categoria: Prova sul campo obiettivi Pubblicato: Venerdì, 08 Novembre 2013 Scritto da Max Angeloni

Tato e foto di Max Angeloni

"Anche le ottiche presentate fin qui sono in controtendenza rispetto a quanto ha fatto la concorrenza al momento della presentazione dei propri sistemi CSC. Non furbi e scadenti obiettivi, ma ottimi strumenti per utilizzare al meglio le proprie macchine fotografiche. Ma ora serve uno sforzo in più. Uno sforzo che non deve strizzare l’occhio alle asettiche prove preconfezionate ma alla fotografia reale. Fotografia reale che non è fatta da chi si limita a scrivere di fotografia ma da chi, ogni giorno, esce per strada con la sua macchina fotografica al collo per cercare di rendere eterno un momento fissando un istante di vita lungo qualche centesimo di secondo."

Così chiudevamo l’articolo sul sistema X di Fujifilm scritto a 4 mani con Donato Chirulli. Da allora è passato quasi un anno e Fujifilm sembra aver dato ascolto a questa richiesta giunta anche dalle nostre pagine.

“The lenses announced till today are on a different path compared to the ones from other CSC cameras manufacturers. They’re not cheap lenses, but great tools to get the most from your cameras. Notwithstanding the above though, what is needed now is a step forward. A real step forward aimed at giving a great user experience rather than just being perfect on scientific tests. What we’re talking about is something that enhances the experience not only for those who are more concerned about technical perfection, but also for those who Day in - Day out get their cameras to take pictures all over the world looking for that decisive moment worth being captured and remembered forever”.

This is how we closed our X-System considereations with Donato Chirulli, almost one year ago. Since then, Fujifilm seems to have listened to this request coming also from our pages. (English Version Her)

 

 

Lasciando da parte gli zoom fino ad oggi presentati (pur di ottima qualità sia a livello di resa che di fattura) è palese che sono gli obiettivi fissi ad offrire quel plus nella resa dell’immagine che in molti fotografi ricercano come caratteristica fondamentale per il proprio fotografare.
Il trittico introdotto sul mercato al momento della commercializzazione della X-Pro1 (Fujinon 18mm, 35mm e 60mm Macro) ha messo a disposizione dei fotografi prodotti ben costruiti ed estremamente performanti in numerosi aspetti legati alla resa fotografica. Ma era evidente che bisognava attendere la piena maturazione del sistema X prima di presentare obiettivi più raffinati a fronte, ovviamente, di un costo di produzione e vendita più elevato.
Ed ecco che sono arrivati il Fujinon XF 14mm f/2,8 R e il Fujinon XF23mm F1.4 R.
A posteriori, ecco svelato il mistero per il quale Fujifilm non si è presentata al suo debutto con le focali più prestigiose della storia della fotografia: il 35mm e l’85mm. Focali equivalenti ovviamente.
Se queste focali sono reputate un “simbolo”, risulta evidente la logica che ha portato la casa giapponese ad attendere il momento migliore per far accettare ed apprezzare, al mercato, questi prodotti.

Fujifilm X-M1, Fujinon XF23mm F1.4 R, 1/125, f/2, Iso 800

Mettiamoci in testa una cosa. Indipendentemente dal formato, del sensore e da altre caratteristiche (ad esempio il tiraggio della macchina fotografica), gli obiettivi “importanti” e luminosi sono sempre grandi, pesanti, e costosi. Ovviamente grandi, pesanti, e costosi in relazione agli altri obiettivi dello stesso sistema.
I motivi sono molteplici ed è inutile addentrarci in un argomento così complesso in questo momento.  Ma certo è che il Fujinon XF23mm F1.4 R rispetta tutte queste premesse.
Quindi il nuovo “35mm” per il sistema X è un obiettivo di rango superiore?
Come al solito tali quesiti meriterebbero un tempo di approfondimento maggiore. Un’analisi ponderata frutto delle 1000 condizioni fotografiche affrontate.
Quindi la risposta è… Si!. Questo Fujinon XF 23mm F1.4 R è l’obiettivo che in tanti aspettavano.
Come si?...
E le ponderate analisi e le 1000 condizioni fotografiche da affrontare che fino hanno fatto?
Per questa volta hanno fatto una brutta fine…

Fujifilm X-M1, Fujinon XF23mm F1.4 R, 1/80, f/1.4, Iso 200

Con alcuni obiettivi, basta uno rendersi conto che, sulla baionetta della macchina fotografica, abbiamo montato un obiettivo che sarà in grado di regalarci parecchie soddisfazioni.
Questo mi è accaduto con i Nikkor 85 f/1.4 D e il 35 f/1.4 G, con il Leica Summicron 35 preasferico, con lo Zeiss Sonnar 35 f/2 in dotazione alla Sony RX1.
Miri…scatti… guardi la foto e dici…caspita.
È palese che si tratti di una sensazione priva di ogni logica. Ma è così. Dopo aver provato per anni attrezzatura fotografica di ogni genere ci sono alcuni (rari) casi in cui basta uno scatto per far accendere una lucina nella mia testa.
Inutile girarci attorno. Sono gli obiettivi che fanno la fotografia. Si può avere a disposizione la macchina fotografica più evoluta del mondo ma sono sempre quei “pezzi di vetro” che fanno la differenza.
Un sensore ultra performante è penalizzato da un’ottica di scarsa qualità. Al contrario, un obiettivo di rango superiore può esaltare le caratteristiche anche di un pezzo di silicio datato, offrendo, tra le altre cose, maggiori margini di creatività al momento dello scatto.
Con questa logica il Fujinon XF 23mm F1.4 R cerca di rispondere a tutti gli utenti (compreso me) che, da tempo, attendevano di coprire i mitici “35mm” con un obiettivo in grado di esaltare le caratteristiche del sensore X-Trans.

Fujifilm X-M1, Fujinon XF23mm F1.4 R, 1/60, f/1.4, Iso 500

Costruzione
Il Fujinon XF 23mm F1.4 R nasconde nel suo guscio di metallo, soluzioni tecniche molto raffinate.
Ad esempio: il sistema di messa a fuoco interno permette di realizzare questa delicata fase senza variare la dimensione dell’obiettivo. Grazie a questa scelta la velocità dell’autofocus beneficia di un ulteriore miglioramento e risulta molto attenuato anche il cicaleggio meccanico che contraddistingueva ottiche come il Fujinon XF 35mm F1.4 R.
Un’altra raffinatezza, in piena era digitale, è l’adozione della totale correzione ottica delle distorsioni.
Infine, a completare il tutto, un trattamento antiriflesso delle lenti che, sempre sulla carta, dovrebbe rivelarsi molto efficace.
Passando all’esterno dell’obiettivo troviamo il sistema di attivazione del fuoco manuale attraverso lo “sgancio” della ghiera della messa a fuoco e la scala della profondità di campo. Entrambe le soluzioni le abbiamo già viste sul 14mm.
Se l’attivazione rapida della messa a fuoco manuale è una soluzione di grande efficacia, mi trovo completamente in disaccordo sull’utilità della scala della profondità di campo così congegnata. La scala delle distanze, infatti, è incompleta e molto distanziata, di conseguenza impossibile da utilizzare.
Sarebbe invece stato opportuno dedicare più tempo alla progettazione di un paraluce degno del sistema X. Per carità. Non fraintendetemi. Il paraluce svolge egregiamente il suo compito e la forma a “petalo” è stata adottata per non coprire eccessivamente l’inquadratura del mirino ottico della X-Pro1.
Ma è veramente la cosa più brutta dell’intero sistema X di Fujifilm. Grosso e goffo pende dall’obiettivo come un oggetto alieno agli equilibri estetici della mia X-Pro1. Comprendo che ci siano esigenze costruttive… sono conscio che è stato sviluppato per offrire la massima efficacia. Ma ricordiamoci che molti utenti apprezzano questo sistema anche per l’eleganza. Eleganza come quella sfoggiata dal bellissimo paraluce in metallo in dotazione ai primi tre obiettivi costruiti per il sistema X. Sono convinto che con un po’ d’impegno si possa trovare una soluzione più consona.

Fujifilm X-M1, Fujinon XF23mm F1.4 R, 1/420 f/4, Iso 200

Sul Campo
Iniziamo dalla bella notizia per gli amanti della messa a fuoco manuale. La corsa della ghiera è di 180 gradi ed è bloccata all’infinito e alla minima distanza di messa a fuoco. Questa è una conseguenza dell’implementazione della scala delle profondità di campo sull’obiettivo. L’esecuzione di questa manovra risulta fluida e precisa. L’angolo che va dalla distanza di un 1.5m a l’infinito non supera i 25 gradi a tutto vantaggio delle focheggiature alle distanze più comuni.
Dimensioni e peso sono molto vicine a quelle del Fujifilm XF 18-55mm F2.8-4 R LM OIS fatta eccezione per il diametro che rende il nuovo 23mm di casa Fuji il più “ciccione” delle ottiche fisse. In ogni caso stiamo parlando di soli 300gr.

Crop 100% jpg OOC, Fujifilm X-pro1, Fujinon XF23mm F1.4 R, 1/40, f/1.4, Iso 200

Come ho anticipato la messa a fuoco automatica è rapida e abbastanza silenziosa. Poca roba però in confronto alle soluzioni adottate per le ottiche zoom. Soluzioni che rendono questi obiettivi realmente silenziosi. Che cosa impedisca a Fujifilm di condividere la stessa tecnologia all’interno del suo parco ottiche rimane, a oggi, per me un mistero.
Per quanto riguarda la resa ottica penso sia sufficiente riportare che, più di una volta, rivedendo le foto scattate a monitor, sono andato a controllare quale obiettivo avessi montato sulla mia macchina fotografica.
Ricordiamoci che il Fujinon XF 23mm F1.4 R è e rimane un 23mm anche se nato per coprire l’angolo di campo del 35mm. Il punto è che questo 23mm si comporta come un 35mm. Ha una resa simile ad un 35 ma non ha i difetti tipici di un grandangolare di 23mm.
Ha uno sfocato estremamente accentuato e armonico, è nitido già a tutta apertura, è resistente al controluce ed è incredibilmente corretto nelle geometrie.
In questo articolo non aspettatevi di vedere prove approfondite con diaframmi chiusi. Per me un’ottica luminosa è destinata ad essere utilizzata sempre con il diaframma spalancato. Se per il vostro fotografare, questo, non rappresenta una priorità, lasciate perdere il Fujinon XF 23mm F1.4 R poiché, proprio tra f/1.4 e f/2, l’obiettivo riesce a dare il meglio di se stesso.
È evidente che a f/5.6 l’obiettivo possa restituire immagini con maggior dettaglio o maggiormente coerenti per la resa tra centro e bordi. Ma non ha senso comprarsi un’ottica luminosa se poi cerchiamo caratteristiche che anche uno zoom è in grado di darci.
Per il resto c’è poco da aggiungere.
Lascio alle immagini il compito di descrivere quello che ho cercato di esprimere a parole.

Fujifilm X-M1, Fujinon XF23mm F1.4 R, 1/60, f/1.4, Iso 800

Fujifilm X-M1, Fujinon XF23mm F1.4 R, 1/160, f/1.4, Iso 800

Fujifilm X-M1, Fujinon XF23mm F1.4 R, 1/250, f/2.5, Iso 500

Conclusioni
Il Fujinon XF 23mm F1.4 R era, fino ad oggi, il grande assente del sistema X. In molti lo aspettavano e in molti si domandavano il perché della sua assenza dal catalogo.
È indubbio che i “35mm” sono una focale “simbolo” della fotografia. E in un sistema che trae ispirazione e origini proprio dalle gloriose telemetro, questa focale, non solo non può mancare, ma deve essere coperta con un prodotto di altissima qualità.
Nonostante il formato APSc permettesse unicamente un “equivalente” della focale effettiva, Fujifilm ha compiuto lo sforzo di trasmettere, in grandangolare spinto, il DNA di un 35mm.
Ovviamente non dobbiamo aspettarci miracoli.
In fondo questo è… “solamente”… il miglior obiettivo del sistema X fino ad oggi prodotto.

Fujifilm X-Pro1, Fujinon XF23mm F1.4 R, 1/550 f/1.4, Iso 200

Fujifilm X-M1, Fujinon XF23mm F1.4 R, 1/125, f/1.4, Iso 4000

Fujifilm X-M1, Fujinon XF23mm F1.4 R, 1/100, f/1.4, Iso 2500

Fujifilm X-M1, Fujinon XF23mm F1.4 R, 1/100, f/1.4, Iso 4000

Fujifilm X-M1, Fujinon XF23mm F1.4 R, 1/125, f/1.4, Iso 4000