Test sul campo: Leica T

Categoria: Prove corpi macchina Pubblicato: Sabato, 09 Luglio 2016 Scritto da Donato Chirulli

 

 

Leica T - Summicron T 23mm f/2 - 1/4000, f/3,2 Iso 100 - Jpeg Colore Standard

Leica: solo a pronunciarne il nome, un lungo brivido corre lungo la schiena dei fotografi più... maturi, come il sottoscritto. Un marchio che ha dapprima rivoluzionato e poi scritto una parte importantissima nella storia della fotografia. Un oggetto del desiderio, spesso inarrivabile, della maggior parte dei giovani appassionati della mia generazione ma, sorvolando sul ben noto Henri Cartier Bresson che ne è stato forse, il più famoso tra gli utilizzatori, generazioni di grandi fotografie reporter (per citarne solo alcuni e solo italiani, Berengo Gardin, Branzi, Scianna, Pellegrin, Pagetti) hanno percorso il mondo in lungo ed in largo, raccontando ogni tipo di storie, con una (o più) Leica appese al collo.
Dalle prime serie con montatura a vite (M39), alle successive con attacco a baionetta M, fino all'attuale Monochrom digitale, il fascino del telemetro (e della sua concezione filosofica), ha dominato il mondo del reportage, del fotogiornalismo e della Street Photography. La costruzione impeccabile, la compattezza e maneggevolezza dei corpi, la solidità costruttiva, unite alla qualità leggendaria degli obiettivi Leica (il nome Leitz fu usato fino ai primi anni ’80), sono state per decenni i punti di forza che hanno convinto appassionati e professionisti.
Ma i tempi cambiano rapidamente, il mercato a volte è volubile e prende direzioni non sempre ben definite. Nuove tecnologie e nuovi prodotti appaiono all'orizzonte (ad esempio, l'avvento delle reflex giapponesi, determinò negli anni '70 la quasi totale scomparsa delle fotocamere a telemetro e nel caso specifico, gravi problemi economici a questo storico marchio, solo parzialmente arginati dalle reflex della serie R) e le case produttrici devono adeguarsi rapidamente ed intelligentemente per far fronte alle richieste del mercato stesso.

 

Leica T - Summicron T 23mm f/2 - 1/60, f/2 Iso 640 - EV-2 - Jpeg b/w Standard

 

Leica è entrata nel mondo digitale, diciamo così a piccoli passi, ma dalla prima M8, di strada ne ha percorsa parecchia, fino a riconquistare l'antico splendore, se non nei numeri (non paragonabili ai colossi giapponesi) almeno nel Brand, che si è affermato nuovamente come prodotto di elevata qualità e destinato ad una fascia esclusiva di utilizzatori che richiedono il massimo alle loro fotocamere. Particolarmente azzeccata è stata la scelta di mantenere la baionetta M degli ultra noti modelli a pellicola anche per le nuove digitali, cosa che permette di usare ancora gli storici obiettivi Leitz. Ultimamente poi, con l'avvento delle medio formato S e della Full Frame SL, Leica ha ampliato notevolmente il campo della sua proposta rivolgendosi ai professionisti di alto livello, non solo nel campo del reportage/fotogiornalismo.

 

Leica T - Summicron T 23mm f/2 - 1/640 f/8 Iso 100 - Jpeg Colore Standard

 

Dopo questa lunga, ma necessaria introduzione, come si colloca la Leica T nel contesto attuale? Infatti, a differenza di tutte le precedenti (M8, M9, Monochrom) digitali ad obiettivi intercambiabili, quest'ultima è completamente diversa esteticamente: si nota subito che non dispone di un telemetro, ma di un ampio touch screen posteriore e che ha un diverso innesto per gli obiettivi. D'altro canto, anche il “cuore” di questa fotocamera è diverso, essendo basato su un sensore di tipo Aps-c da 16Mpixel. E’ definibile, quindi, come una Mirrorless di ultima generazione. Da ultimo, il prezzo il quale, seppure ancora elevato in senso assoluto è sensibilmente inferiore ai modelli appena citati.
Mi sembra chiaro che con questo prodotto, Leica abbia voluto rivolgersi ad un settore di utilizzatori finora esclusi, sia per approccio fotografico sia per budget disponibile, dalle proprie scelte aziendali. Una specie di “entry level” di qualità per far conoscere il mondo Leica anche a chi finora non aveva mai pensato di rivolgersi in quella direzione. Il modello T quindi, va incontro ai più “digitali” tra i possibili acquirenti: quelli appunto abituati ai touch screen, ai comandi via software, al design avanzato ed a quelli,anche, con risorse economiche relativamente più limitate.
Veniamo dunque a noi ed alla nostra prova pratica. Beh, l'impatto certo è un po' fuorviante: la bellezza del design, le pure linee delle forme e la sensazione tattile del blocco d'alluminio pressofuso che ne costituisce la scocca, fanno pensare più ad un'opera d'arte moderna che ad una fotocamera. In aggiunta, le caratteristiche operative ed estetiche sopra descritte non la qualificano immediatamente come una Leica... se non fosse per il bollino rosso appena sopra l'obiettivo. Impugnandola la sensazione è bellissima: liscia, fredda, pesante (in modo giusto), si apprezza subito la qualità costruttiva, la sensazione di maneggiare un oggetto esclusivo, costruito in modo perfetto. Alcuni piccoli particolari rendono l'idea del maniacale livello di attenzione posto nella progettazione e nella realizzazione. Ad esempio, gli attacchi per la cinghia a tracolla in materiale gommoso: ebbene, la parte metallica di questi attacchi mai e poi mai potrà entrare in contatto con il corpo macchina e di conseguenza, mai potrà rigarlo e rovinarlo.

 

Leica T - Summicron T 23mm f/2 - 1/125, f/2 Iso 160 - Jpeg Colore Standard

 

Va bene ma, direte voi, la vogliamo accendere questa T, o hai passato tutto il tempo a guardarla e basta? Giusto, si tratta pur sempre di una “macchina fotografica” e come tale deve servire. Dopo aver apprezzato ancora una volta la pulizia formale del lato superiore, accendiamo il fatidico interruttore (che serve anche per azionare il flash incorporato) e subito s'illumina uno schermo posteriore (a filo del corpo macchina, inutile che ve lo dica) di notevoli dimensioni, che comprende anche una barra dei simboli sulla destra, attraverso la quale si accede a tutti i comandi, naturalmente touch. E qui, altro shock: come diavolo funziona? La cosa non è affatto intuitiva, almeno rispetto ad una fotocamera di struttura più.... tradizionale e come nel caso delle compattine tutte elettroniche, bisogna comprenderne la logica di funzionamento e distribuzione dei comandi. Eh si, stavolta bisogna proprio leggere il manuale (cosa che comunque andrebbe sempre fatta con ogni fotocamera) per comprendere pienamente le possibilità ed i modi d'uso di questa T. Il manuale tra l'altro, è qui aperto sul mio laptop mentre scrivo questo articolo. Salterò quindi a piè pari un'accurata descrizione dei menù, rimandando i futuri acquirenti ad un'accurata e coscienziosa lettura di detto file; non senza averli rassicurati sul fatto che, una volta presa confidenza, l'uso pratico della T diventa piuttosto semplice, specie quando detto uso è del tipo “riflessivo” , mentre è piuttosto utile, ad esempio nella Street Photography, la possibilità di focheggiare e scattare attraverso le funzioni touch.

 

Leica T - Vario Elmar T 18-56mm f/3,5-5,6 ASPH - 1/500, f/5,6 Iso 100 @ 56mm - Jpeg Colore Standard

 

Leica T - Vario Elmar T 18-56mm f/3,5-5,6 ASPH - 1/400, f/3,5 Iso 100 @ 18mm - Jpeg b/w standard

Anche perché, è giunta l'ora di parlare di un altro componente fondamentale per scattare una fotografia: ebbene si, avete indovinato.... è l'obiettivo. In questo caso, la T, gentilmente fornitami da Leica Camera Italia era dotata del Summicron T 23mm f/2, cui ho brevemente affiancato in seguito lo zoom Vario-Elmar T 18-56mm f/3,5-5,6 ASPH grazie alla collaborazione del Leica Store di Firenze. Non vorrei tediare i nostri affezionati lettori con altre due ore di apprezzamenti “fetish” riguardo ai suddetti obiettivi... mi limiterò, quindi, a dire che, sia esteticamente sia costruttivamente, sono ampiamente all'altezza del corpo macchina. Sono attualmente disponibili altri quattro obiettivi (35mm e 60 mm fissi e 11-23mm e 55-135 zoom) tutti ASPH, oltre ad un anello adattatore per 20 diversi obiettivi con attacco M. Mi sembra qui il caso di ricordare che stiamo parlando di un sensore Aps-c e quindi, la focale effettiva equivalente (nel formato 35mm) è data da un fattore di moltiplicazione di 1,5x.

 

Leica T - Summicron T 23mm f/2 - 1/4000, f/5,6 Iso 100 - Misurazione Spot - Jpeg b/w Standard

 

Leica T - Summicron T 23mm f/2 - 1/2500, f/3,2 Iso 100 - Misurazione Spot - Jpeg b/w Standard

 

Ah, dimenticavo: ho avuto a disposizione anche il mirino elettronico ausiliario Visoflex, orientabile e dall'ottima visibilità, con il quale non ho mai avuto problemi anche mettendo a fuoco manualmente. Peccato che, montandolo, si perda però la purezza assoluta del design dell’apparecchio.
Come detto, l'obiettivo che ho più usato è stato il Summicron T ma, trattandosi di fotografia digitale, mi rimane sempre difficile, nella valutazione del risultato finale, disgiungere le caratteristiche delle ottiche da quelle dei sensori e dei processori d'immagine. Parlando quindi delle immagini prodotte dal Summicron, le uniche pecche che sono riuscito a trovargli sono: una lieve distorsione a barilotto ed un minimo di flare nei controluce più “spietati” mentre, in quelle (pur non moltissime) realizzate con lo zoom, nemmeno quelle! Per il resto, in Jpeg ho potuto apprezzare un ottimo bianco e nero (sia in modalità immagine standard sia in quella “contrast”) e dei colori realistici e fedeli (nella modalità standard. Ci sono poi anche l'opzione “vivid” e “natural”). Sia nel caso del Summicron T che del Vario-Elmar T, le immagini sono nitidissime e lo sfocato molto piacevole e non intrusivo o... “strano”. Ovviamente, nel caso del Summicron T è più accentuato, data la maggior apertura massima, ma anche lo zoom non sfigura troppo al confronto. Per quanto riguarda l'uso agli alti Iso, devo ammettere che in alcuni casi, almeno i file Jpeg valutati a monitor, mi sono sembrati un po' “rumorosi” tra i 3200 ed i 6400 Iso, anche se la qualità del rumore cromatico non disturbava troppo la resa finale. Gli stessi files, in formato DNG, sono risultati facilmente lavorabili in Lightroom, con un risultato finale decisamente migliore, sia nella visione a video, sia una volta stampati. Come sempre, lascio agli esperti come il nostro Max Angeloni, ai puristi del marchio (che conoscono tutte le caratteristiche delle innumerevoli versioni degli obiettivi Leica) ed agli appassionati tutti il giudizio finale sulle immagini, sulle quali farsi un'idea per una possibile scelta d'acquisto. Per quanto mi riguarda, il giudizio finale è ampiamente positivo sotto tutti gli aspetti, sia operativi che qualitativi. Mi rimane soltanto un dubbio per così dire “strategico”, rivolto appunto all'accoglienza che i puristi del marchio possono riservare ad un prodotto così fuori dagli schemi tradizionali del bollino rosso, ma questo sarà solo il mercato a deciderlo. Anche se già, in passato, il sistema R fu accolto tiepidamente, solo perché anch'esso, fuori dalla tradizione della casa. D'altronde, è un rischio che un brand come Leica corre sempre: un simbolo, un'icona sono appunto ciò che sono nell'immaginario collettivo ed ogni pur minima variazione rischia di creare scompensi. C'è però tutta una nuova fascia di utenti, per così dire “vergini” (cioè meno legati alla tradizione del telemetro) cui questa T potrà piacere e regalare molte soddisfazioni e che finalmente, potranno acquistare una Leica digitale ad obiettivi intercambiabili senza spendere una fortuna. Sempre a patto di leggere bene il manuale, non dimenticatelo!

Voglio infine ringraziare Giada Triola di Leica Camera Italia e Mattia Dall'Ara del Leica Store Firenze per la loro cortese e fattiva collaborazione, senza la quale non avrei potuto avere il piacere di pubblicare questo test.

 

Leica T - Summicron T 23mm f/2 - 1/80, f/4 Iso 400 - Misurazione spot - Jpeg b/w Standard

 

Leica T - Summicron T 23mm f/2 - 1/250, f/8 Iso 100 - Jpeg b/w Standard

 

Leica T - Summicron T 23mm f/2 - 1/125, f/2 Iso 6400 - Jpeg Colore Standard

 

Leica T - Summicron T 23mm f/2 - 1/125, f/2 Iso 500 - Jpeg Colore Standard

 

Leica T - Vario Elmar T 18-56mm f/3,5-5,6 ASPH - 1/400, f/4,5 Iso 100 @ 29mm - Jpeg b/w standard

 

Leica T - Summicron T 23mm f/2 - 1/60, f/2 Iso 1250 - EV-2 - Jpeg b/w Standard

 

 

Leica T - Vario Elmar T 18-56mm f/3,5-5,6 ASPH - 1/125, f/3,6 Iso 800 @20mm - File Dng elaborato con Lightroom

 

Leica T - Vario Elmar T 18-56mm f/3,5-5,6 ASPH - 1/100, f/5,6 Iso 6400  @56mm - File Dng elaborato con Lightroom

 

 

Resa con le varie impostazioni colore.

Jpeg SOOC - Da sinistra a destra: Colore Standard, Colore Vivid, Colore Natural 

Jpeg SOOC - Da sinistra a destra: B/W Standard, B/W Contrast

 

Nota: tutti i files (ove non diversamente specificato) sono stati trattati in post-produzione esclusivamente per la regolazione dei livelli di luminosità.