Fujifilm X100T (Part Two)

Categoria: Prove corpi macchina Pubblicato: Martedì, 16 Giugno 2015 Scritto da Donato Chirulli

Fujifilm X100T

Testo e foto di Donato Chirulli

1/400sec. - f/14 - Iso 200 - Elab from Jpeg

 

Cos'altro aggiungere a quanto sapientemente ed esaurientemente scritto (e mostrato) da Max Angeloni, se non raccontare la mia personale esperienza (un'esperienza che ha segnato indelebilmente la mia storia di fotografo) e proporre qualche scatto, oltre ad un breve reportage realizzato l'inverno scorso con la X-100T?

What else to add to what Max Angeloni skillfully and exhaustively wrote, if not to tell my personal experience (an experience that heavily marked my history as a photographer) and propose a short reportage, made last winter with the X100T? (English Version Here)

Sembra sia passato un secolo, da quando per la prima volta, presi tra le mani la Fujifilm X100. E invece, era solo il novembre del 2011. Mi era stato chiesto di testare quella nuova fotocamera per il primo evento in assoluto (non sapevo ancora che sarei diventato, insieme al buon Max Angeloni, uno dei primi tre X-Photographers italiani) realizzato da Fujifilm Italia per lanciare il suo “nuovo corso”. Ricordo ancora le sensazioni (un misto di piacevole sorpresa, incredulità e positive aspettative) che quella compatta fotocamera suscitò in me a prima vista. Sembrava di avere tra le mani una macchina d'altri tempi (la forma, le dimensioni, il mirino tipo telemetro) ma, nello stesso momento, si intuiva che dentro quel corpo dalle sembianze vintage...qualcosa stava accadendo. Non sapevo ancora però pienamente cosa...

14sec. - f/11 - Iso 200 - Elab. from Jpeg

Mi misi all'opera, per le strade di Roma, dapprima un po' perplesso sulla riuscita dei miei scatti di street per via dell'ottica fissa da 35mm. Ritenevo che l'angolo di campo fosse un po' troppo ristretto rispetto alle focali (24/28mm) che ero solito usare in questo genere fotografico. Dovevo imparare la disposizione dei comandi, riabituarmi all'uso del mirino in una "non reflex"..... Ma poi, una volta presa la mano, portai a casa un bel numero di scatti. In tutta fretta scaricai la card nel computer e, finalmente, iniziai a capire...

1/4sec. - f/16 - Iso 800 - Elab from Jpeg

Fino a quel giorno, per i miei reportage ed i miei scatti di street in giro per il mondo avevo avuto sempre solo due possibili alternative: una pesante, ingombrante, rumorosa e vistosa reflex, oppure una maneggevole, leggera, quasi invisibile ma... scarsa, compattina. In entrambi i casi, si trattava di accettare dei compromessi. Bisognava scegliere: o la qualità dell'immagine, o la maneggevolezza e la praticità. Era impossibile avere entrambe le cose....

Beh, quel giorno di novembre capii che invece era possibile! Fujifilm aveva realizzato un miracolo!

La X100 non era solo un bel “giocattolino” dall'aspetto nostalgico ma faceva anche delle fotografie spettacolari, con una qualità d'immagine elevatissima, specie se messa in rapporto con le dimensioni e l'ingombro del corpo. La resa, sorprendentemente, rimaneva elevata anche agli alti Iso, i files Jpeg che uscivano dalla macchina avevano colori incredibili, definizione elevatissima e dimensioni (12 Mpixel) che permettevano stampe di grandi dimensioni senza ricorrere a compromessi. Gli stessi limiti e "difetti" ricordati da Max Angeloni, praticamente scomparivano ai miei occhi, davanti alle immense possibilità offerte da quel nuovissimo gioiello.

1/400sec. - f/2,2 - Iso 200 - Curves

Senza timore di esagerare, mi resi conto che era iniziata una nuova era. Ed il tempo trascorso da allora non mi ha certo smentito. Fujifilm è entrata pesantemente in campo con una filosofia che ha portato una specie di rivoluzione nel mondo della fotografia, sia amatoriale che professionale. Lo vediamo tutti i giorni, sia per le strade che ovunque si parli di fotografia. Quante persone (e quanti professionisti) hanno addirittura sostituito interi (e prestigiosi) corredi reflex per puntare sulle compatte serie X di casa Fuji!

Ne è passata di acqua sotto i ponti da quel 2011 e proprio nell'autunno del 2014 Fujifilm ha presentato l'ultima evoluzione della X100, ora denominata X100T. Dopo il più incisivo cambiamento della serie precedente (X100S) che aveva sostituito il sensore da 12 Mpixel con un X-Trans da 16, questa volta si tratta più di un raffinamento delle prestazioni e dell'usabilità. Un mirino elettronico ulteriormente evoluto, un autofocus migliorato, l'aggiunta della nuova simulazione pellicola “Classic Chrome” e tanti altri piccoli accorgimenti firmware.

Ho avuto occasione di provare la “nuova nata” durante un breve reportage nel paesino di Posta Fibreno (Fr) nei giorni precedenti il Natale. Ho così avuto modo di sperimentare la 100T in diverse situazioni fotografiche: dal paesaggio alla fotografia di persone, dagli esterni agli interni, dal pieno sole alla luce artificiale e notturna. Naturalmente, i risultati pratici sono stati pari alle aspettative, dato che sia il sensore, che l'ottica sono rimasti invariati.  Ecco, appunto, proprio quest'ultima frase impone una riflessione. Dopo tre anni e tre successivi modelli, la X100 ha raggiunto la piena maturità ed è una fotocamera difficilmente ancora migliorabile, se non intervenendo sull'ottica e/o sul sensore. Proprio il successo ottenuto in questi ultimi anni da Fuji ha spinto molti fotografi a sostituire i corredi reflex con le x100 e con le CSC serie X (X-Pro1, X-E, X-T1). Ovviamente, aumentando la quantità di persone che utilizzano un sistema, aumentano e si diversificano le esigenze di utilizzo. Certo, la compattezza, la leggerezza e la maneggevolezza ancor oggi sono tra i principali motivi che spingono gli utilizzatori a scegliere le serie X della Fuji ma ora questi requisiti non sono più l'unica condizione posta dagli stessi acquirenti. Molto attentamente, Fuji è venuta incontro a queste esigenze sia con i corpi macchina (X-T1) che con l'immissione sul mercato di ottiche sempre più diversificate e prestazionali, dove però la compattezza non più è il primo requisito di chi le richiede.

1/680sec - f/5 - Iso 200 - EV-0,7 - SOOC

Il caso della X100 è un caso a parte, essendo dotata di una focale fissa. Non ha la necessità di coprire tutte le possibili gamme di utilizzo come nel caso delle fotocamere a sistema. Ha un pubblico ben preciso, che predilige il reportage, il paesaggio in generale e che, soprattutto preferisce “muovere i piedi” anziché le ghiere degli zoom. Con la progressiva diffusione del prodotto anche questo pubblico però inizia a richiedere qualcosa di più a questa fotocamera. Come detto prima, gli ultimi aggiornamenti hanno perfezionato tutto ciò che era perfettibile... tranne l'ottica ed il sensore. Personalmente non ho alcuna idea di cosa si stia “tramando” laggiù in Giappone riguardo ai sensori ma, dando per scontato che si debba rimanere in ambito Apsc, a questo punto ci vorrebbe qualcosa in più riguardo all'ottica. Quella attuale fa già benissimo il suo dovere ma, ad esempio, un ottica con una maggiore “personalità” ed una maggiore luminosità proprio non guasterebbe. Un equivalente 35mm f/1,4 sarebbe l'ideale o, addirittura, si potrebbe prevedere la possibilità di scegliere tra quest'ultimo ed un equivalente 50mm (sempre f/1,4) per chi preferisce una focale un po' più lunga. Certo, le leggi dell'ottica sono inflessibili e questo comporterebbe in qualche misura un maggior ingombro ma, come abbiamo visto, la super-compattezza non è più l'unica richiesta che viene fatta dagli appassionati ai modelli X. Chissà... magari Fujifilm ci ha già pensato...

Reportage "Posta Fibreno (Fr)"

Un breve reportage "generico", realizzato lo scorso dicembre poco prima di Natale. Un esempio del tipico range di utilizzo di una fotocamera come l'X-100T. Una vera all-round, capace di fotografare il paesaggio, così come le persone. Dalla prima mattina, a notte inoltrata. Infatti, eccetto la prima, le immagini sono tutte disposte in ordine cronologico di scatto. Così come può capitare a qualunque appassionato che decida di portare con se una sola fotocamera..... a patto che sia una X-100T!

1/120sec - f/11 - Iso 200 - Elab from Jpeg

1/340sec - f/5,6 - Iso 200

1/220sec - f/10 - Iso 200 - EV+0,3 - SOOC

1/550sec - f/7,1 - Iso 200 - EV+0,3 - Curves

1/680sec - f/5 - Iso 200 - Crop - SOOC

1/350sec - f/5 - ISo 200 - Crop - SOOC

1/80sec - f/5 - ISo 200 - SOOC

1/2000sec - f/4,5 - Iso 200 - Crop - Curves

1/400sec - f/10 - Iso 200 - EV-0,7 - Curves

1/280sec - f/10 - Iso 200 - EV-0,3 - Curves

1/320sec - f/8 - Iso 200 - Curves

1/200sec - f/8 - Iso 200 - Curves

1/210 sec - f/11 - Iso 200 - EV-0,3 - Curves

1/100sec - f/11 - Iso 200 - Elab from Jpeg

1/150sec - f/11 - Iso 200 - Elab from Jpeg

1/680sec - f/8 - Iso 200 - Curves

1/320sec - f/6,4 - Iso 200 - EV-0,3 - Elab from Jpeg

1/160sec - f/11 - Iso 200 - EV-0,3 - Curves

1/210sec - f/7,1 - Iso 200 - Curves

1/170sec - f/7,1 - Iso 200 - Curves

1/100sec - f/7,1 - ISo 200 - Curves

1/80sec - f/2,8 - Iso 2000 - Curves

1/42sec - f/2,8 - ISo 6400 - SOOC

1/80sec - f/2,8 - Iso 4000 - Curves

1/60sec - f/2,8 - Iso 5000 - SOOC

1/50sec - f/2,8 - Iso 6400 - Curves

1/60sec - f/2,8 - Iso 1250 - SOOC

1/60sec - f/2,8 - ISo 6400 - SOOC

1/60sec - f/2,8 - Iso 6400 - Elab from Jpeg

25sec - f/8 - ISo 400 - EV+0,3 - Crop - SOOC

26sec - f/8 - Iso 400 - Crop - SOOC (Velvia)

Nota: tutte le immagini sono state scattate in Jpeg con parametri Colore, Contrasto e Sharpness impostati a zero, lievemente elaborati in post-produzione secondo le seguenti indicazioni (Curves: lievi aggiustamenti della curva di contrasto -  Crop: Ritaglio per centare i soggetti - Elab: lievi aggiustamenti della curva di contrasto, lievi mascherature localizzate o lievi raddrizzamenti dell'immagine), oppure si tratta di files SOOC (così come usciti dalla fotocamera), realizzati tutti in simulazione Classic Chrome (salvo l'ultima, in simulazione Velvia).