Napule è mille culure
È sempre con grande piacere che pubblichiamo i lavori, le foto o anche semplici scatti di tutti quelli che vogliono partecipare a Riflessifotografici.com.
Al contrario dei forum o dei social network, questo palcoscenico evidentemente intimorisce maggiormente i fotoamatori di ogni genere, estrazione o livello.
Riflessifotografici.com invece è uno spazio aperto a tutti coloro che vogliono aggiungere un po’ di “luce” alla passione comune.
Passione come quella di Valerio Galli che per la seconda volta ci invia un lavoro.
Un lavoro su un tema che ben conosciamo e amiamo così tanto da dedicargli tutto lo spazio possibile su queste pagine… Napoli.
Valerio affronta questo lavoro con un’attrezzatura “antica” piena di fascino e tradizione pari al luogo che ha fotografato.
Un bianco e nero dai “mille colori” capace di ricreare una realtà senza tempo.
Testo e foto di Valerio Galli
“Napoli?.... è un mondo a parte!
L’atmosfera, i suoi contrasti, i suoi ritmi inusuali e caotici a primo impatto intimoriscono, irrigidiscono… ma poi se ci si lascia andare e si riesce ad entrare nell’ingranaggio, ci si rende conto che nel suo caos tutto scorre con naturale fluidità… lì ti affascina e cominci a sentirla”.
La sua storia, le sue radicate tradizioni, il suo calore, il mare, l’aria, la sua gente che poi è la sua anima… un insieme indissolubile.
Digitale o analogico? bhè mi sono sentito molto più ispirato con un bel bianco e nero analogico per tentare di rappresentare questa Napoli dai mille colori!
Per questo reportage ho utilizzato una Yashica FX3 Super2000 con su il suo obiettivo standard, Yashica ML 50mm 1.9/f , “buona” macchina anni ’80, essenziale con minimi automatismi, compatta e leggera, attacco a baionetta yashica/contax che quindi permette di montare le superbe ottiche Carl Zeiss.
Sin dalla prime passeggiate per Napoli, mi sono reso conto che molte delle caratteristiche stradine del centro, a seconda degli orari, erano particolarmente ombreggiate, quindi ho deciso di utilizzare una pellicola diciamo di media sensibilità - Kodak T-Max 400 ISO. Confesso che la grana che sviluppa una 400 ISO, per questo tipo di fotografia non mi dispiace affatto.
Per lo sviluppo della pellicola ho utilizzato il Rodinal R09 con diluizione 1+25, mentre per la successiva scansione confesso di non essermi particolarmente impegnato avendo utilizzato uno scanner basico – EasyPix Cyber Scanner Basic 35mm.